giovedì 24 gennaio 2008

LETTERA AI GIORNALI

Cari amici e colleghi precari, é venuto il momento di aggiornare il blog e il forum. Abbiamo deciso di inviare una lettera a diverse testate giornalistiche e televisive. Il testo potete leggerlo in allegato sul blog e nel forum. Il primo quotidiano a pubblicare la nostra lettera é stato il Messaggero. http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=17591&sez=HOME_MAIL. Perché inviare una lettera ai quotidiani? I motivi sono molteplici, riteniamo che in questo delicato momento politico-istituzionale per il Paese la nostra lettera rappresenti un "quid" importante, vogliamo informare l'opinione pubblica di che cosa sta accadendo al Comune di Torino e in generale in tutti gli Enti Locali, a causa della finanziaria 2008. Stiamo semplicemente assistendo alla déblace della pubblica amministrazione, stiamo assistendo alla sconfitta del settore pubblico che a causa del mancato rinnovo dei nostri contratti di lavoro dovrà semplicemente CHIUDERE i servizi e i settori strategici per tutti i cittadini (asili nido, scuole civiche, edilizia residenziale pubblica, catasto, ecc..). Non ci credete? Spero voi abbiate letto in questi giorni la notizia riportata sulla Stampa secondo cui il Comune NON sostituirà 500 (CINQUECENTO) dipendenti che nel 2008 andranno in pensione...In ogni caso, non preoccupatevi provvederemo a riportare questa notizia sul blog. Quindi FORSE é venuto il momento di mobilitarci, prima che sia davvero troppo tardi per tutti.
Buona lettura.

"Spett.le Redazione XXXXXXX,

siamo un gruppo di precari attualmente in servizio presso il Comune di Torino, con contratto a tempo determinato con scadenza fissata per il 30 aprile 2008. Vorremmo portare a conoscenza dell'opinione pubblica la nostra situazione. Nonostante la campagna mediatica sulla "stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione", la realtà dei fatti è MOLTO diversa da quella che l'opinione pubblica conosce. La legge finanziaria 2008 prevede infatti il blocco dei contratti a tempo determinato, che a partire dal 1 gennaio 2008 NON possono più essere prorogati o rinnovati. Inoltre, sempre a partire dalla stessa data, i contratti di lavoro flessibili nella pubblica amministrazione NON potranno avere durata superiore a 3 MESI e NON saranno rinnovabili: di fatto per eliminare il precariato, si è scelto di lasciare senza lavoro gli attuali precari, visto che non è prevista la possibilità di indire regolari concorsi pubblici per contratti a tempo indeterminato. Queste norme, applicate nei casi concreti, porteranno in sintesi al collasso di numerosi servizi pubblici in quanto molti precari della p.a . non solo non potranno essere stabilizzati (in quanto privi del requisito dei 3 anni di servizio che devono ancora maturare), ma soprattutto non potranno MAI PIU' LAVORARE per lo stesso ente. Nel caso specifico del Comune di Torino, vorremmo sottolineare che noi precari abbiamo dovuto superare un concorso pubblico con prova scritta al Palaruffini, a cui si presentarono 1.845 candidati e che SOLO IN 331 riuscirono a superare. Un concorso pubblico ha un costo notevole per i cittadini: questa graduatoria rischia di NON ESSERE più utilizzata a causa della finanziaria 2008. Infatti utilizzare una graduatoria di validità triennale per lavorare 3 mesi in 3 anni costituisce un vero e proprio spreco di denaro pubblico. Questi dati parlano chiaro: NON siamo persone incompetenti, perché oltre ad aver superato un concorso per titoli ed esami, abbiamo ormai acquisito una professionalità ed un bagaglio di conoscenze che è assurdo disperdere. Portiamo avanti tutti i giorni il lavoro dei diversi Settori, colmando i vuoti strutturali nell'organico, mentre la scadenza contrattuale è sempre più vicina. La scadenza dei nostri contratti costituirà un DANNO per gli stessi enti pubblici, che con il nostro licenziamento rischieranno di non poter più portare avanti il lavoro dei diversi Settori, con notevole disagio per i cittadini che pagano le tasse per avere servizi pubblici efficienti ed efficaci. Chiediamo quindi alle istituzioni di provare a fare il possibile per prolungare i nostri contratti di lavoro per dare a noi una qualche prospettiva di stabilizzazione.

Cordiali saluti.

I precari del Comune di Torino"

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